sabato 23 febbraio 2013

Le mie previsioni sul voto

A furia di seguire e leggere confronti (pochi), interviste (per di più "sedute"), comizi (tanto roboanti quanto incredibili), sondaggi (clandestini e contraddittori), litigi televisivi (tra giornalisti schierati) mi sono fatto le mie idee su come andrà. Per gioco, ve le dico. Lunedì vedremo se c'avrò azzeccato o no.

Per la Camera prevarrà il centrosinistra con il 32 per cento, con il PD che resterà sotto il 30.

Il centrodestra berlusconiano, affollatissimo di sigle, dai pensionati ai Fratelli d'Italia, si fermerà, secondo me, al 27 per cento, con il PDL sotto il 20 (direi che, partito vs. partito, Bersani darà una decina di punti a Berlusconi). Maroni a livello nazionale starà tra il 4 e il 5 per cento.

Farà il pieno di voti - ma senza insidiare il centrodestra - il MoVimento 5 Stelle, che però non s'avvicinerà al centrodestra: azzardo il 22 per cento.

Monti, Casini e Fini mi sembrano il pieno riflusso. Insieme arriveranno al 12 per cento, decimale in più o in meno, con i due (ormai) ex presidenti della Camera ai minimi.

Credo che Ingroia più Di Pietro etc. faranno fatica a superare il 4 per cento.

Al Senato avremo, a mio giudizio, qualche sorpresa, con il distacco tra il centrosinistra e il centrodestra che tenderà ad ampliarsi e i grillini che faranno qualcosa di meno rispetto alla Camera. Monti & C. non faranno meglio, anzi.

Ho la sensazione che l'ago della bilancia saranno Grillo e Casaleggio, non il premier uscente. Ma il comico genovese e il suo guru capelluto non vorranno farlo, l'ago.

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